🥗 SOM TAM – L’Insalata Ribelle

“Io, papaya, non sarò mai dolce. Che vi sia chiaro!”
Som Tam, mentre si faceva pestare nel mortaio

Benvenuti all’unico piatto thailandese che inizia con un’aggressione consensuale: il Som Tam, l’insalata verde di papaya che ha più carattere di certe soap opera del pomeriggio.
Qui ogni ingrediente entra in scena con un ruolo preciso, e nessuno vuole fare la comparsa.

🎭 Il Cast – Attori principali (e un po’ isterici)

  • Papaya verdeLa protagonista giovane e croccante, con un passato difficile

  • Arachidi tostateIl tipo solido che spezza la tensione col rumore

  • Pomodori cilieginoI sensibili, si sfaldano al primo colpo di mortaio

  • Fagiolini lunghiGli equilibristi, verdi e flessibili come yoga a Chiang Mai

  • AglioLo zio invadente che tutti amano lo stesso

  • Peperoncini rossi ThaiI gemelli terribili

  • Zucchero di palmaIl tentativo (fallito) di addolcire gli animi

  • LimeIl giudice acido che mette tutti al loro posto

  • Nam Pla (salsa di pesce)L’odore della verità

🎬 La scena – Preparazione (vietato ai deboli di palato)

  1. Preparate il palco.
    Una ciotola grande o, meglio ancora, un mortaio di terracotta. Qui va in scena il caos.

  2. Entrano i gemelli peperoncino e lo zio aglio.
    Schiacciateli con decisione. Non si lamentano, sono abituati.

  3. Fate entrare i fagiolini tagliati e i pomodorini tagliati a metà.
    Qui si inizia a discutere. Il mortaio è il loro teatro. Mischiate, ma non troppo forte: sono ancora fragili.

  4. Aggiungete la papaya verde grattugiata.
    È lei la star. Ha bisogno di un attimo di silenzio (e di un cucchiaio grande).

  5. Entrano zucchero di palma, succo di lime, salsa di pesce.
    La parte diplomatica. L’equilibrio è tutto: troppo lime e la papaya si offende, troppa salsa di pesce e si scioglie ogni alleanza.

  6. Gran finale con le arachidi.
    Spolverata sonora. Il crunch salva tutto.

🎉 Epilogo – Una ciotola anarchica (che funziona)

Il Som Tam non è solo un’insalata. È un caos armonico, una discussione familiare condita con umami. È il piatto che ti prende a schiaffi e poi ti abbraccia. Ti fa piangere, ma chiedi il bis.
Può essere vegetariano, con granchio fermentato, con riso appiccicoso accanto o pollo alla griglia come bodyguard. Ma nella sua versione base resta: croccante, piccante, acido, salato, dolce. Tutto. Sempre.

Indietro
Indietro

🍜 PAD THAI – Il Danza-Noodle

Avanti
Avanti

🍜 KHAO SOI – La Zuppa a Due Piani