🌿 GAENG OM – La Giungla Liquida
“Non sono un curry, non sono una zuppa. Sono la foresta che ti guarda mentre mangi.”
– Gaeng Om, con erba in bocca e lo sguardo da sciamano
Nel cuore infuocato dell’Isan, dove il sole brucia e le parole si risparmiano, nasce un piatto umido, fitto, profumato di terra, brace, e ramoscelli mistici: il Gaeng Om.
È il piatto che non si fa bello: si fa vero. Non ha latte di cocco, non ha selfie. Ha solo verdure locali, odori selvatici e carne che sa di giornata lunga.
🎭 Il Cast – Non addomesticati
Carne (manzo, maiale, pollo o frattaglie) – Il protagonista ruvido
Erbe fresche (dill asiatico, citronella, foglie di kaffir, galanga) – La giuria profumata
Foglie di zucca, fagiolini, cavolo, funghi di foresta – La scenografia vegetale
Pasta di curry locale (Nam Prik Gaeng Om) – Il narratore piccante
Riso tostato in polvere – La sabbia che dà consistenza al racconto
Brodo semplice (o solo acqua) – Il fiume che trasporta tutto
🎬 La Trama – Come si cucina una foresta
Si parte dal fuoco.
In padella, si soffrigge la pasta di curry con un po’ d’olio o brodo, fino a farla “parlare”.Si aggiunge la carne.
Va cotta lentamente, immersa nelle erbe e nella pasta. Niente corsa: solo viaggio.Poi la giungla entra tutta.
Verdure verdi, funghi, foglie, germogli. Una zolla liquida in movimento.Si chiude con le erbe fresche e il riso tostato.
Il profumo si alza, pungente e familiare. Il riso tostato addensa e riporta tutto a terra.
🎉 Epilogo – Un piatto che ti sfida
Gaeng Om non è per tutti.
È una zuppa senza compromessi, che sa di campo, di vita ruvida, di cucina contadina senza dosi.
Ma se accetti il suo invito, ti racconta la Thailandia profonda, quella che non si fotografa bene… ma si ricorda per sempre.