SIAM MANGIA

Storie di Pentole e Pad Thai

🍽️ Benvenuti su "Siam Mangia" – Storie di Pentole e Pad Thai

C’è un regno segreto dove i peperoncini litigano con la citronella, i gamberi fanno stretching prima di buttarsi in zuppa, e i noodles… si innamorano. Quel regno è la cucina thailandese, e noi siamo qui per raccontarne le cronache.

"Siam Mangia" non è il solito blog di ricette. Qui non troverete solo dosi e minuti di cottura, ma vere e proprie commedie culinarie dove ogni ingrediente ha un carattere, un sogno, e – diciamocelo – una tragica consapevolezza: finirà saltato in padella o annegato nel latte di cocco.

I nostri chef? Allegri, creativi, thailandesi DOC. Parlano con il basilico come se fosse un vecchio amico e si consultano con il wok come un vecchio maestro zen.

Ogni piatto ha un nome originale, perché il rispetto per la tradizione è sacro. Ma a ogni ricetta, affianchiamo anche un nomignolo scherzoso, un soprannome che ne racconta l’anima: il Pad Thai diventa “Il Danza-Noodle”, il Tom Yum Goong “La Zuppa Esplosiva”, e l’insalata di papaya Som Tam… è chiaramente “L’Insalata Ribelle” che non vuole saperne di stare buona.

Preparatevi a ridere, cucinare, sbagliare e amare. Perché qui, ogni piatto è una storia. E ogni storia... finisce col cucchiaio in mano.

🥢C’era una volta… il peperoncino (e non era nemmeno thai)

Benvenuti nel regno della cucina thailandese, un universo di sapori, profumi e contrasti che non si limita a sfamare lo stomaco: nutre l’anima, stuzzica l’umore e a volte ti fa anche piangere – ma con gusto. Diciamocelo: se il Pad Thai oggi sembra nato col sorriso di Buddha, la verità è che questa cucina è un mix meravigliosamente caotico di contaminazioni, migrazioni di ingredienti e genialità contadina elevata ad arte nazionale.

Iniziamo con un fatto scomodo: il peperoncino, re indiscusso del piccante thai, non è neppure originario della Thailandia. È arrivato nel XVI secolo grazie ai portoghesi, quei simpaticoni che invece del cioccolato hanno portato il fuoco. Da lì in poi, la cucina thai ha iniziato a farsi notare, diventando una delle più amate, imitate e... spesso fraintese al mondo.

Ma attenzione: parlare di “cucina thai” al singolare è come dire che tutti i noodles sono uguali. La verità è che la Thailandia cucina in almeno quattro lingue gastronomiche diverse:

  • Il Nord parla il dialetto del khao soi, brodoso e aromatico, con influenze birmane e porzioni che sembrano carezze.

  • Il Nordest (Isan) urla con il som tam e i suoi peperoncini guerrafondai: qui si mangia per sudare.

  • Il Centro, ovvero Bangkok e dintorni, è l’equilibrista: bilancia dolce, salato, acido e piccante con una grazia zen (vedi Tom Yum, Pad Thai, Gaeng Daeng).

  • Il Sud, invece, è il rock'n’roll del cocco e dei curry feroci. Profuma di mare e ti prende a schiaffi… culinari.

La cucina thai è una faccenda seria e spirituale, ma anche straordinariamente democratica. La vera maestra non è la televisione, è la nonna. Il miglior chef? Quello col wok sbeccato e le mani d’oro nel vicolo dietro casa. Qui nessuno pesa gli ingredienti, tutti assaggiano, aggiustano, odorano. Si cucina per condividere, non per mostrare. E sì, anche per ridere: perché chi ha detto che una zuppa non può essere divertente?

Ah, e se pensavi che il Pad Thai fosse una tradizione antica… ripensaci. È diventato piatto nazionale negli anni ’40, quando il primo ministro Phibun lo lanciò come simbolo identitario per unificare la popolazione e modernizzare il paese. Una mossa di propaganda patriottica… con le tagliatelle di riso.

Per aiutarti a entrare nel mondo Thai, ecco un mini glossario non ufficiale (ma necessario):

🥥 Curry – Non è un piatto, è una filosofia. Ce ne sono almeno 17 varietà.
🌿 Lemongrass – Non è limone, non è erba. È... un profumo che ti sveglia l’anima.
🧄 Nam Pla – La salsa di pesce che profuma di porto al mattino, ma una volta assaggiata... non torni più indietro.
🥢 Wok – La padella più versatile del mondo. Fa tutto: frigge, cuoce, consola.

In Thailandia il cibo non è solo cibo, è memoria, è festa, è medicina, è superstizione. La zuppa si offre agli spiriti, il riso si condivide con i monaci, il curry si cuoce piano, come le buone decisioni. Ogni piatto è un piccolo rituale quotidiano: sacro, profano e – se cucinato bene – anche un po’ magico.

Ecco perché nasce questo blog: per raccontare non solo come si cucina thai, ma perché. Qui, ogni piatto è un personaggio, ogni ingrediente ha voce in capitolo (spesso litigiosa) e ogni storia finisce… in padella.
Siamo qui per ridere, per sbagliare, per versare troppo nam pla, per bruciarci con amore.

Perché in fondo, Siam Mangia.